Annie e Elisa, un matrimonio gay raffinato e moderno

27 ottobre 2017

Come tutte le wedding planner, cerco sempre di mantenere un distacco emotivo durante gli eventi: un atteggiamento indispensabile per garantire lucidità e razionalità in una giornata in cui sia gli sposi, sia le persone intorno a loro, si lasciano giustamente andare alla gioia, alla commozione e spesso alle lacrime. Del resto, la mia presenza serve anche a vivere liberamente le proprie emozioni, sapendo che c’è qualcuno a gestire gli aspetti pratici e organizzativi.

Eppure a volte ci sono matrimoni che ti entrano nel cuore, perché nei lunghi mesi dell'organizzazione si è stabilito un rapporto speciale con quella coppia: è il caso di Annie e Elisa. Due giovani donne che dopo qualche anno di convivenza hanno voluto riunire intorno a sé familiari e amici per sposarsi civilmente, anche grazie alla possibilità offerta dalla recente legge Cirinnà. Nessun dubbio sulla location del ricevimento: doveva essere la casa dei genitori di Elisa, una villa con un grande giardino e una meravigliosa vista su Orvieto.

E la cerimonia? Dopo molte ricerche, Annie e Elisa si sono innamorate del Teatro Mancinelli, piccolo gioiello ottocentesco nel cuore di Orvieto, a pochi passi dal celebre Duomo. Qui Francesco, uno dei migliori amici di Annie e Elisa, ha celebrato l’unione civile, come delegato del sindaco. Elisa indossava una camicia con jabot e un tailleur color ottanio - il colore preferito di Annie! - mentre quest’ultima aveva scelto un tradizionale abito bianco con applicazioni di pizzo sul corpetto. Entrambi i modelli sono stati disegnati e cuciti da Luca, cugino di Elisa e giovane stilista, attualmente in forze presso uno dei più famosi brand del made in Italy. 

Dopo la cerimonia le spose sono salite su una Fiat rossa d’epoca e insieme a tutti gli altri ospiti si sono recate al ricevimento, iniziato con un lungo aperitivo a bordo piscina a base di specialità umbre e toscane e accompagnato dalle sonorità raffinate degli Swingin’ Affair.
L’allestimento della cena era semplice e raffinato: fiori bianchi - rose, lisianthus, ortensie e fresie - accostati al verde di olivo e eucalipto, ai piatti Ginori e alle classiche Chiavarine bianche.

Un mood minimalista ed elegante che ha fatto da leitmotiv all’evento, insieme ad un simbolo molto importante per le ragazze, le impronte digitali. Un ciondolo con le rispettive impronte - ciò che ci contraddistingue e ci rende unici al mondo - è stato infatti il primo regalo che si sono fatte all’inizio della loro storia, e questo tema è stato scelto per la grafica delle partecipazioni, del menu e dell’originale guest book, un albero in cui gli ospiti potevano lasciare la loro “firma” con l'impronta.

Il momento più toccante è stato quello degli speeches, quando i loro genitori e amici hanno voluto far sentire ad Annie e Elisa tutto l’amore e il supporto di cui sono circondate. Dopo il taglio della torta in piscina - e una canzone cantata a sorpresa da Elisa - la festa è proseguita tra flash mob e musica dance, accompagnata dal cocktail bar e da un ricco dessert buffet.

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