Matrimonio en plein air d’autore in Val d'Orcia

19 ottobre 2015

Sposarsi all’aperto, ma in un parco o in un giardino monumentale: a chi desidera celebrare la propria cerimonia en plein air la Val d’Orcia offre non solo meravigliosi campi con cipressi e vista sulle colline, ma anche luoghi disegnati da famosi architetti e paesaggisti.

Uno dei giardini più belli del territorio è senz’altro quello de La Foce: quando Antonio e Iris Origo negli anni Venti acquistarono La Foce chiamarono l'architetto inglese Cecil Pinsent - che aveva già lavorato a lungo per Bernard Berenson a Villa I Tatti a Firenze - per ristrutturare gli edifici principali e creare un ampio giardino. Realizzato tra il 1925 ed il 1939, concepito per valorizzare la villa rinascimentale ed espandere la vista spettacolare sulla Val d’Orcia ed il monte Amiata, è un giardino formale italiano diviso in siepi di bosso, con piante di limoni in vasi di terracotta.

Scale di travertino portano alla roseto e ad un pergolato ricoperto di glicine e delimitato da siepi di lavanda. Pendii terrazzati salgono dolcemente su per il colle, dove ciliegi, pini e cipressi crescono tra ginestra selvatica, timo e rosmarino, e un lungo viale di cipressi porta ad una statua di pietra del XVII secolo. Un luogo in cui celebrare matrimoni da sogno.

A San Quirico d'Orcia da pochi mesi è possibile sposarsi, anche con con cerimonia civile, negli Horti Leonini, un magnifico parco del Cinquecento nel centro storico del paese. Classico giardino all’italiana opera di Diomede Leoni - amico di Michelangelo - gli Horti Leonini sono suddivisi in due livelli. Nel primo livello si trovano viali geometrici bordati da siepi di bosso, tra i quali spicca la statua di Cosimo III de’ Medici, risalente alla seconda metà del Seicento. Nella parte superiore, dove sorgeva una torre medievale andata distrutta durante l'ultima guerra mondiale, un grande spiazzo è posto al centro di un bosco di lecci secolari.

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