In Val d’Orcia con la Local coach/2: i cinque migliori ristoranti

24 giugno 2018

Diciamoci la verità: sperimentare la cucina di un territorio è una delle esperienze più piacevoli e per certi versi irrinunciabili quando si viaggia. Questo vale in particolare per la Val d’Orcia, luogo in cui il livello della cultura enogastronomica è altissimo. Abbiamo selezionato per voi cinque ristoranti che a nostro avviso - e li abbiamo provati tutti più volte, fidatevi! - rappresentano il top del territorio.
Si tratta del secondo appuntamento con la nostra rubrica In Val d’Orcia con la Local coach (qui trovate la prima puntata), in cui vi suggeriamo i migliori indirizzi che abbiamo selezionato nel nostro lavoro quotidiano di wedding planner, e che vogliamo condividere con chi ama viaggiare fuori dalle rotte più turistiche.


Osteria Perillà - Rocca d’Orcia
Al Perillà, piccolo gioiello incastonato nel borgo di Rocca d’Orcia, bisogna andarci apposta, ma vi assicuriamo che vale il viaggio. Fresco di stella Michelin, lo chef Marcello Corrado reinterpreta divinamente la tradizione e le materie prime biodinamiche prodotte a pochi km di distanza al Podere Forte: verdure, carne, olio. Fortemente voluto dall’imprenditore Pasquale Forte, il Perillà fa parte di un progetto di ampio respiro di rilancio del territorio, la cui punta di diamante è proprio Podere Forte, che in pochi anni è diventato una case history per il livello d’eccellenza raggiunto dai suoi vini. In primis Petrucci e Guardiavigna, che ritroviamo in carta insieme ad una selezione delle migliori etichette italiane.
www.osteriaperilla.it


La Bandita Townhouse - Pienza
Qui bazzicano, senza troppi clamori e in incognito, le grandi star della musica mondiale (sono stati avvistati anche i Coldplay): il proprietario, John Voigtmann, prima di innamorarsi della Val d’Orcia, era infatti un top manager della Sony a New York.
In questo ristorante nel cuore di Pienza (con annesso un boutique hotel con 12 stanze di design una diversa dall’altra) si mangia una cucina toscana in versione internazionale: menu semplice che varia con le stagioni - ottimi i burger di Chianina con Pecorino - e bella carta dei vini. La cucina è a vista, con bravissimi e giovani chef di nazionalità assortita.
www.la-bandita.com/townhouse/it/


Fonte alla Vena - San Quirico d’Orcia
Aperto da appena due anni, questo piccolo ristorante lungo la Via Francigena sta già facendo parlare di sé. Jacopo, lo chef della Locanda di Fonte alla Vena, ha l’aspetto del front man di un gruppo heavy metal e la leggerezza di una ballerina classica in cucina: utilizza con grande maestria e raffinatezza le materie prime del territorio, per piatti dai sapori puliti e piacevolissimi. Provate le ricette tradizionali, come i pici all’aglione, la trippa alla Valdorciana e le zuppe, ma anche le proposte di pesce. Da non perdere le insolite misticanze di campo, raccolte da un’esperta che tutti i giorni rifornisce la cucina con i fiori e le erbe spontanee di stagione. Buona la carta dei vini, con una selezione ragionata di Orcia Doc e Brunello.
www.fonteallavena.it


Terrazza del Chiostro - Pienza
Appena arrivati alla Terrazza del Chiostro, fiondatevi fuori per godervi uno dei paesaggi più belli della Val d’Orcia. Maurizio vi coccolerà con un drink dal Cordial Cocktail Bar, seguito da una cena all’aperto o nell’elegante sala interna. Cucina nel segno della tradizione - il ristorante utilizza materie prime di piccoli produttori locali - interpretata con grande raffinatezza. Ricca la carta dei vini, con la Toscana in pole position affiancata da una selezione delle migliori cantine del Belpaese.
www.laterrazzadelchiostro.it


Dopolavoro La Foce - Chianciano Terme
Un bel progetto di recupero di quello che fin dagli anni Trenta era il ritrovo - come dice il nome, nel tempo libero dopo il lavoro - degli operai agricoli dell’azienda La Foce. Questo delizioso ristorante voluto dalla famiglia Origo, che in inverno accoglie i clienti in una sala dall’atmosfera super-cosy e in estate apre il suo pergolato all’aperto, propone un menu sempre attento al territorio e alla stagione (le verdure arrivano direttamente dall’orto qui vicino). Si parte dalla colazione, passando per il pranzo e la merenda - assaggiate il bico, focaccia cotta in testi di ghisa che non si trova da nessun’altra parte, che potete farcire nei modi più fantasiosi con salumi, formaggi e verdure - per arrivare fino alla cena, con pasta fatta a mano e ottima carne. La carta dei vini rispetta molto il territorio, e include anche ottime birre artigianali.
www.dopolavorolafoce.it

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